domenica 26 giugno 2016

Riflessioni...

Si tende sempre a pensare che quando l'artista crea voglia inviare un messaggio, dire qualcosa.
Io non credo sia sempre così, e sicuramente non lo è per me.
Penso sia un po' un inganno nel quale siamo caduti tutti studiando sui libri di storia dell'arte.
Io lavoro per me stessa, ci sono sempre "io" nei miei dipinti... è una ricerca costante quella che faccio, per entrare sempre di più dentro di me.
Durante tutti questi anni, osservando le reazioni delle persone di fronte ai miei dipinti, ho potuto constatare come ne siano spesso uscite letture differenti.
Ho addirittura ascoltato interpretazioni diametralmente opposte di fronte a uno stesso dipinto, e assolutamente distanti da ciò che io stessa sentivo.
Questo mi ha portata a pensare che ognuno tende a vedere qualcosa che ha un significato particolare per se stesso, qualcosa in cui in cui si riconosce, qualcosa di cui ha paura o forse qualcosa di cui ha bisogno in quel determinato momento.
Per questo motivo penso che l'arte possa aiutare le persone a guardarsi dentro e forse, anche ad aiutare se stesse, in qualche modo.
I miei dipinti sono evocativi e lasciano molto spazio all'immaginazione... mi piace che sia così e mi piace ancora di più pensare che ognuno possa costruirci intorno il suo mondo.
Credo che sia importantissimo sapersi circondare di bellezza e di cose che ci fanno stare bene.
Nella vita frenetica del nostri giorni sembra che non ci sia mai il tempo di farlo, tutto ciò che non è lavoro e produttività sembra solo una perdita di tempo e di denaro.
Quando invece sarebbe così importante fermarsi un attimo, ascoltarsi e regalarsi piacere e bellezza...









domenica 12 giugno 2016

Ho imparato che...

Ho imparato che le cose accadono e basta, nel bene e nel male.
A volte siamo spettatori increduli della nostra vita, altre volte ne siamo attivamente partecipi.
Credo che la cosa migliore che possiamo fare è quella di riuscire a vivere ogni istante in completa pienezza, di esserci veramente.  Sentirci in profondità e percepire l'energia che ci tiene legati con un filo sottile alla purezza della natura e al mistero dell'universo.
E così, in questo stato, lasciare che le cose accadano e passino oltre, per essere pronti ad accogliere ciò che davvero ci riguarda.
Desiderare sì, ma non esserne schiavi, per poter godere appieno di quel desiderio.
Perché ci siamo noi, prima di tutto...
Questo è quello che ho imparato.


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