Ricordo che, chi volesse venire a trovarmi per vedere i miei lavori, può contattarmi direttamente per un appuntamento.
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venerdì 5 ottobre 2018
New style!
Complice la necessità di dare un'imbiancata, ho rivoluzionato completamente la disposizione dello studio. Più funzionale al lavoro, allo sguardo e con una luce impostata in maniera migliore.
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martedì 10 febbraio 2015
Storia di un tavolino...
Era da tempo che aspettavo l'arrivo di una "vera" scrivania. Eh sì, perchè da quando abito qui avevo adibito a quell'uso un tavolo quadrato dell'Ikea, peraltro abbandonato nella casa prima che vi entrassi io e che, dopo averlo utilizzato come piano durante i lavori e avendone rovinato la superficie, avevo ricoperto di fotografie ritagliate da varie riviste. Il risultato non era male, però non era una scrivania e, soprattutto, non era esattamente quello che avevo in mente fin dall'inizio per quell'uso, e cioè un vecchio tavolino con cassetto centrale e con un'aria bella vissuta.
Lo cercai invano in negozi e mercatini fino a quando, ormai rassegnata, un'amica di mia madre chiamò un giorno dicendomi che in cantina aveva un vecchio tavolino che avrebbe potuto interessanrmi e del quale lei voleva disfarsi.
Mi precipitai a vederlo ed eccolo lì: proprio il tavolino che faceva al caso mio!
Aveva il piano di marmo, pure rotto, ma io non l'avrei tenuto comunque perchè mi piaceva tutto di legno, e così presi solo la base in attesa di trovare delle vecchie assi da utilizzare come piano.
Iniziai quasi subito a careteggiarlo tutto perchè era molto sporco, con l'idea poi di ridipingerlo; finita questa operazione però, il risultato mi piacque talmente tanto che decisi di lasciarlo così, in attesa di un piano che si integrasse a quella base.
Naturalmente passò un altro bel po' di tempo finchè finalmente, insieme a M. riuscimmo a trovare qualcosa... non erano esattamente vecchie assi, ma avanzi di pavimento già dipinti di bianco, partii quindi con l'idea di carteggiarle bene e vedere cosa ne sarebbe uscito fuori, anche perchè il bianco era di una tonalità diversa da quella della base.
Iniziammo con l'unire le assi e stuccare tutte le fessure per poi passare a carteggiare il tutto e finire poi con l'arrotondare gli spigoli e gli angoli. Mi piacque subito, tanto che ero molto indecisa sull'idea di dingerlo oppure no, ma il caso mi venne in aiuto. Decisi di mordenzare le parti dove il legno era in evidenza per dare un po' più di contrasto, visto che il legno era piuttosto chiaro e, facendo questo e togliendo l'eccesso di mordente con della carta, andai inevitabilmente a sporcare il bianco del piano.
Sorpresa: era bastata questa piccola operazione per rendere la superficie esattamente dello stesso colore della base! A questo punto lavorai solo un po' più nel dettaglio per dargli l'aspetto che più mi piaceva, compresa una bella passata di cera neutra su tutto, per conferirgli una patina speciale e voilà.... scrivania pronta.
Adesso ci vorrebbe una sedia un po' più adatta, ma questa è un'altra storia...
Lo cercai invano in negozi e mercatini fino a quando, ormai rassegnata, un'amica di mia madre chiamò un giorno dicendomi che in cantina aveva un vecchio tavolino che avrebbe potuto interessanrmi e del quale lei voleva disfarsi.
Mi precipitai a vederlo ed eccolo lì: proprio il tavolino che faceva al caso mio!
Aveva il piano di marmo, pure rotto, ma io non l'avrei tenuto comunque perchè mi piaceva tutto di legno, e così presi solo la base in attesa di trovare delle vecchie assi da utilizzare come piano.
Iniziai quasi subito a careteggiarlo tutto perchè era molto sporco, con l'idea poi di ridipingerlo; finita questa operazione però, il risultato mi piacque talmente tanto che decisi di lasciarlo così, in attesa di un piano che si integrasse a quella base.
Naturalmente passò un altro bel po' di tempo finchè finalmente, insieme a M. riuscimmo a trovare qualcosa... non erano esattamente vecchie assi, ma avanzi di pavimento già dipinti di bianco, partii quindi con l'idea di carteggiarle bene e vedere cosa ne sarebbe uscito fuori, anche perchè il bianco era di una tonalità diversa da quella della base.
Iniziammo con l'unire le assi e stuccare tutte le fessure per poi passare a carteggiare il tutto e finire poi con l'arrotondare gli spigoli e gli angoli. Mi piacque subito, tanto che ero molto indecisa sull'idea di dingerlo oppure no, ma il caso mi venne in aiuto. Decisi di mordenzare le parti dove il legno era in evidenza per dare un po' più di contrasto, visto che il legno era piuttosto chiaro e, facendo questo e togliendo l'eccesso di mordente con della carta, andai inevitabilmente a sporcare il bianco del piano.
Sorpresa: era bastata questa piccola operazione per rendere la superficie esattamente dello stesso colore della base! A questo punto lavorai solo un po' più nel dettaglio per dargli l'aspetto che più mi piaceva, compresa una bella passata di cera neutra su tutto, per conferirgli una patina speciale e voilà.... scrivania pronta.
Adesso ci vorrebbe una sedia un po' più adatta, ma questa è un'altra storia...
lunedì 10 febbraio 2014
Before / after
Durante il mio soggiorno a New York ho aiutato un amico nella ristrutturazione di un appartamento nel quale erano stati realizzati alcuni interventi decisamente sbagliati. C'era un muro di mattoni lungo tutta una parete che lui avrebbe voluto lasciare al naturale, ma gli operai avevano dapprima stuccato tutte le fughe con un colore troppo scuro per poi utilizzare un prodotto idrorepellente che aveva peggiorato ulteriormente la situazione. Così lui pensò che l'unica cosa rimanente da fare poteva essere solamente quella di dipingere tutto di bianco e fu così che intervenni io... lui voleva un effetto chiamato "white wash", non tutto coperto completamente di bianco quindi.... ma con il mattone lasciato in evidenza.
Ed ecco il risultato!
Ed ecco il risultato!
giovedì 21 novembre 2013
Una credenza alta = una credenza bassa + una credenza bassa
Avete presente quelle grandi credenze di una volta con la parte bassa più profonda con ante chiuse, un'alzata e una parte in alto meno profonda e chiusa da due sportelli con vetro? Ebbene, erano mesi che ne avevo una accantonata in un angolo dello studio in attesa di ristrutturazione... l'avevo recuperata appena prima dell'estate dal cugino di M. che se ne voleva liberare, ma a me dispiaceva buttarla. Non avevo assolutamente lo spazio in casa per utilizzarla intera e così, fin da subito, mi é venuta l'idea di dividerla in due, ma sono riuscita a realizzare "l'opera" solo di recente, anzi, siamo riusciti io e M. insieme e così, alla fine, ce ne siamo presi un pezzo per uno: io la parte più grande per lo studio, in modo da potervi riporre attrezzi vari e una miriade di barattoli e barattolini che odiavo vedere sparsi dappertutto, e lui la parte più piccola, dopo aver sostituito i vetri (decisamente brutti, con un decoro di una barca) con la rete per pollai, da mettere in soggiorno per riporre piatti e bicchieri a vista. E in quest'ultimo pezzo abbiamo dovuto fare un ulteriore lavoro: creare un top ad hoc perché, siccome in origine, andava molto in alto, il top non esisteva proprio, visto che dal basso, non si sarebbe mai potuto vedere, e così M. ha comprato un pezzo di legno nuovo, lo ha tagliato di misura e sagomato con la fresatrice in modo da ricreare un bordino come se fosse nato così, e lo ha poi fissato al mobile con delle viti. Ovviamente non abbiamo lasciato quel legno scuro lucido che si usava una volta, ma abbiamo cambiato i colori: bianco e malva polvere per me e grigio-azzurro polvere e lo stesso malva, per lui. Beh, il risultato ci ha lasciato di stucco: da non saper cosa fare di un vecchio mobile ingombrante ci abbiamo ricavato due pezzi che, effettivamente ci vengono utili e ci piacciono tantissimo!
Unico neo: mi sarebbe piaciuto mettere dei vecchi pomelli di ceramica decorata invece di quelli di legno, ma non li ho trovati, conto però di cambiarli in futuro non appena ne troverò di mio piacimento...
Peccato non avere le fotografie del mobile in origine tutto intero, per vedere meglio il prima e dopo, ma me lo portarono già smontato. Queste immagini rendono comunque l'idea, secondo me...
Unico neo: mi sarebbe piaciuto mettere dei vecchi pomelli di ceramica decorata invece di quelli di legno, ma non li ho trovati, conto però di cambiarli in futuro non appena ne troverò di mio piacimento...
Peccato non avere le fotografie del mobile in origine tutto intero, per vedere meglio il prima e dopo, ma me lo portarono già smontato. Queste immagini rendono comunque l'idea, secondo me...
venerdì 15 novembre 2013
Rientro a casa...
Di ritorno dalla Svizzera, nella calma della mia casetta, rivedo le immagini di questi giorni: grandi spazi, colori in armonia e qualche quadro che ha già trovato una nuova casa...
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venerdì 21 giugno 2013
Il nido di una viaggiatrice...
Sono stata qualche giorno in montagna per incontrare un'amica conosciuta tanti anni fa durante un viaggio in India e vedere la sua nuova casetta.
Lei è una grande viaggiatrice e si é costruita un nido tutto di legno dove rifugiarsi tra un viaggio e l'altro e tra le sue avventure sulle montagne innevate.
Le impressioni? Calore, colore e angoli di mondo...
Lei è una grande viaggiatrice e si é costruita un nido tutto di legno dove rifugiarsi tra un viaggio e l'altro e tra le sue avventure sulle montagne innevate.
Le impressioni? Calore, colore e angoli di mondo...
mercoledì 15 maggio 2013
Appunti di casa...
Oggi mi é venuta voglia di fare qualche scatto ad alcuni particolari di casa... ad eccezione del campo di papaveri che, ovviamente, risplende fuori casa!
mercoledì 3 aprile 2013
My home...
La casa per me é molto importante, penso che vivere in una luogo che si ama, dove ci si sente bene e si vivono gli spazi con gioia, migliori la qualità della vita e, di conseguenza, renda più felici. Sono solo due anni che vivo qui e ci sono ancora parecchie cose da fare, più che altro nel giardino, che ancora non è un vero giardino... ma mi rendo conto che mi sento davvero a casa come non mi sono mai sentita prima.
Ed é proprio questo a fare la differenza.
Ed é proprio questo a fare la differenza.
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